Bisogna davvero temere uno sciame di droni controllato da IA?

sicurezza aerea

Certe notizie richiamano immancabilmente in mentre trame di film di fantascienza in cui l’Intelligenza Artificiale sviluppa una propria coscienza decidendo di sopraffare il genere umano. La più famosa di tutte è Skynet della serie Terminator: dopo avere scatenato una guerra termo-nucleare, decide di “terminare” ciò che resta dell’umanità utilizzando i suoi droni-robot e cyborg.

Quindi, l’idea che dei droni vengano controllati da IA per pattugliare i confini europei non è proprio tranquillizzante. Tant’è che alla tecnologia non si può certamente imporre un freno, anche se a volte sarebbe necessario.

Insomma, questi droni, concepiti per agire sulla terra, in cielo e in mare, avranno il compito di monitorare, mediante tracciamento e identificazione, le attività umane sospette. Il beneplacito dei Paesi membri dell’UE c’è stato ma, alla luce di quanto detto sopra, una domanda è lecita: nelle mani sbagliate una tale tecnologia non potrebbe essere utilizzata per fini bellici?

In fondo, si tratta di un vero e proprio sistema di difesa, a cui i droni faranno capo grazie ad una serie di sensori multipli in grado di coordinarli tutti insieme, sensori costituiti talaltro da radar e dispositivi di rilevamento del segnale RF passivi e telecamere termiche.

E’ stato sviluppato da un consorzio che controlla le frontiere e vari collaboratori in Portogallo, Italia, Grecia, Estonia Bulgaria, Romania e Ungheria ed avrà il compito di addestrare dei piloti in remoto qualificati.

Il progetto ha tre finalità: identificare attività illegali ai confini per bloccare attraversamenti non autorizzati sia per via marittima che terrestre, compresi possibili traffici di armi e droga; tracciare comunicazioni illegali onde prevenire il contrabbando di droga e armi, ma anche la tratta di essere umani, individuando quelle comunicazioni wireless che celano tali attività; rilevare la presenza di incidenti che comportano inquinamento, come gli sversamenti.

Sulla carta, un tale progetto ha tutte le potenzialità per porre fine a varie attività illegali. Ma, considerandolo più a fondo, i rischi per la sicurezza restano, così come le preoccupazioni per un possibile utilizzo “sbagliato”.