Droni vs aeromodelli: conosci le differenze?

aeromodello

Alcuni attacchi terroristici che sono stati sferrati dall’Isis prevedevano l’utilizzo dei droni, per cui questi stessi attentati hanno invitato l’opinione pubblica a riflettere su quella che è la nuova frontiera della tecnologia: i droni, per l’appunto. Quando si parla di questi velivoli, insomma, se ne parla con un fare poco convinto, perché chi li conosce sa bene come i droni possano essere utilizzati per fare del bene, così come per fare del male. Ma per farsi un’opinione precisa su questo discorso, bisognerebbe innanzitutto cercare di fare un po’ di chiarezza.

Ad esempio, spesso e volentieri si è soliti confondere gli aeromodelli con i droni veri e propri, perché forse non è chiaro, ma non tutto ciò che vola è automaticamente un drone! Gli aeromodelli infatti sono quegli apparecchi che volano “a vista” dell’operatore, mentre i droni sono tutto il resto, cioè tutti quegli apparecchi che possono spostarsi in “remoto” senza che il pilota abbia modo di vederli fisicamente dinanzi a sé.

Ciò significa che un aeromodello può volare al massimo a qualche centinaio di metri dal suo pilota, mentre il drone può spostarsi su chilometri e chilometri di distanza. Inoltre gli aeromodelli hanno una capacità di sollevamento pari a un chilogrammo, per cui possono essere trasportati e fatti volare praticamente ovunque: la loro leggerezza, e in un certo senso i loro stessi limiti, di solito non si scontrano con le norme di volo vigenti di paese in paese.

Ecco quindi che al di là di cosa si pensi dei droni, è sempre bene sapere che quelli che vediamo svolazzare in cielo per mano di un ragazzino qualunque, e che possiamo anche acquistare sugli scaffali del supermercato, non sono droni nel vero senso del termine!