I cieli futuri saranno pieni di droni: come prepararsi?

droni aereo

Negli ultimi mesi i droni sono stati coinvolti in incidenti che hanno attirato l’attenzione del pubblico. Dal più recente (un drone è stato abbattuto in Arabia Saudita mentre volava in una zona autorizzata nella capitale) fino al più lontano nel tempo (a dicembre nell’aeroporto di Gatwick sono stati fermati per 36 ore 10.000 voli a causa di un drone che volava sulla pista), il problema della sicurezza torna a farsi sentire.

Gli incidenti recenti potrebbero essere solo il prologo di qualcosa di molto più minaccioso. La mappatura dei cieli, atta a controllarli, deve necessariamente passare dalla pura teoria a qualcosa di molto pratico. Le autorità sono chiamate ad un lavoro certosino, in modo da capire in che modo i droni possono diventare parte crescente della vita quotidiana.

Se un incidente come quello di Gatwick è il classico esempio del cattivo uso di un drone, ci sono pericoli ben maggiori da considerare, come un possibile utilizzo per atti terroristici. Quindi, appare fondamentale identificare tutti i droni che si librano in aria, soprattutto alla luce del loro utilizzo “positivo” in vari settori importanti, come nell’agricoltura, nell’edilizia, nelle consegne, nelle ispezioni e nella pianificazione urbana.

A partire dal 2018, la FAA (Federal Aviation Authority) statunitense ha messo a disposizione in registro dei droni. Da allora fino ad oggi, sono oltre un milione gli UAV consumer registrati. Ora, il passo successivo è quello di creare un sistema per evitare che i droni collidano l’uno con l’altro.

A livello teorico potrebbe essere fattibile, ma a livello pratico molto di meno. Basta pensare che negli Stati Uniti esistono circa 500 torri di controllo aereo che coordinano 43.000 voli giornalieri, con 20.000 tra specialisti in sistemi di trasporto aereo e controllori di volo che lavorano sinergicamente affinché gli aerei non si scontrino tra di loro. Per fare la stessa cosa coi droni, ci vorrebbero risorse economiche e umane ben maggiori. Un problema veramente grosso, a cui molte aziende stanno lavorando negli ultimi anni.

Organizzare un ecosistema tanto vasto richiede notevoli investimenti e approcci diversi. Il lavoro da fare è tanto ed il tempo stringe: il settore dei droni è in costante e vertiginoso aumento.