Il Portogallo e le sue leggi liberali in materia di droni ricreativi

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L’uso dei droni ricreativi è aumentato vertiginosamente a livello globale, con l’emergere di aziende che stanno guadagnando miliardi di dollari; tuttavia, come spesso accade con la tecnologia all’avanguardia, l’industria sta affrontando un intenso esame da parte dei legislatori a causa dei problemi legati alla sicurezza e alla privacy.

Cosa accadrà? Gli enti governativi imporrano misure restrittive o consentiranno all’industria di prosperare, guidando tutte le possibili applicazioni professionali e la crescita commerciale? Per inquadrare meglio la situazione, prendiamo ad esempio il Portogallo: il paese è stato in prima linea nella legislazione sui droni, anticipando quella UE e proponendo le proprie leggi relative agli UAV già a fine 2016.

Negli ultimi anni il turismo portoghese è cresciuto costantemente, grazie principalmente ai prezzi accessibili, ai bassi livelli di eventi terroristici e al generale senso di sicurezza. Inoltre, il Portogallo si è posizionato come polo tecnologico emergente. Pertanto, la capacità del paese di mantenere gli aeroporti e gli spazi pubblici al sicuro da incidenti è fondamentale per proteggere l’industria del turismo. Inoltre, mantenendo le leggi sui droni relativamente liberali, il governo contribuisce a far apparire il paese innovativo e rispettoso della tecnologia.

Di conseguenza, fin dal 2016, le leggi sui droni sono state relativamente permissive, ma efficaci. Per esempio, se un utente vuole registrare filmati su una folla con un drone, deve chiedere un permesso che potrebbe essere abbastanza rigoroso. Ciononostante, le sole altre restrizioni principali sono relative all’altitudine (120 metri), al peso del drone (25 kg) e al volo in aree riservate (vicino agli aeroporti, alle basi militari, ecc.).

Nel complesso, le leggi coprono bene i potenziali rischi per la sicurezza lasciando spazio agli hobbisti per godersi i loro voli senza annegare nella burocrazia, cosa diversa invece in altri paesi europei. In conclusione, mentre l’Unione europea converge verso l’unificazione delle regole per l’industria dei droni ricreativi, l’approccio di successo messo in atto dal Portogallo dovrebbe essere d’esempio.