La Commissione europea adotta nuove regole per la gestione dei droni

droni traffico

Visto il crescente utilizzo dei droni, sono state introdotte dall’UE nuove norme per garantire sicurezza e protezione alle persone. Le nuove regole, approvate il 24 maggio, coinvolgono tutti gli operatori di droni. Ciò aprirà la strada a voli più sicuri. Inoltre, offrirà maggiore chiarezza al settore dei droni in tutta Europa.

Sostituiranno le norme nazionali esistenti nei Paesi membri e non riguarderanno soltanto la sicurezza dei cittadini ma anche dei droni stessi. Grazie alla registrazione obbligatoria per gli operatori, l’identificazione a distanza e la definizione delle zone geografiche, le varie autorità nazionali avranno adesso mezzi per prevenire abusi e attività illegali perpetrati tramite i droni. Tutto ciò avverrà a partire dal prossimo anno.

Non ci sarà limite di peso, ma i droni che appartengono al mercato commerciale devono soddisfare degli specifici requisiti per la registrazione e l’identificazione elettronica.

Gli operatori che posseggono droni dal peso sotto i 25 kg, possono farli volare senza autorizzazione preventiva a determinate condizioni: il drone non può oltrepassare la quota di 120 metri, l’operatore è tenuto a tenere il velivolo sotto la sua visuale e lontano dalle persone.

Tutti gli Stati appartenenti all’UE dovranno creare le cosiddette “no-fly zone” tramite la geo-localizzazione satellitare. All’interno di queste zone i droni non potranno transitare e comprenderanno tutti gli aeroporti ed i centri cittadini.

Le linee guida verranno preso pubblicate dalla Commissione europea e dalla EASA (Agenzia europea per la sicurezza aerea). La stessa Commissione sta attualmente lavorando ad un quadro istituzionale, normativo e architettonico per fornire sicuri servizi U-Space, i quali dovrebbero garantire lo svolgimento di operazioni coi droni molto più complessi e prettamente automatizzati.