In Oman coloro che utilizzano i droni violando le regole dell’aviazione civile rischiano fino a tre anni di reclusione, secondo l’articolo 144 del nuovo codice penale. Quindi è vietato sorvolare lo spazio aereo del paese con qualsiasi mezzo senza l’autorizzazione delle autorità competenti e senza una licenza.
Questa restrizione si allarga anche a chi utilizza i droni per scattare fotografie e creare mappe: sarà necessario ricevere un permesso da parte delle autorità competenti. La violazione causa l’arresto e la detenzione dai 6 mesi fino al massimo di tre anni.
I droni non autorizzati rappresentano una minaccia per la sicurezza delle persone e dei passeggeri. “A volte, influiscono anche sulle operazioni di volo”, ha osservato Wasim Zaidi, Direttore Generale della Jet Airways.
Le persone che hanno intenzione di utilizzare un drone all’interno dei confini dell’Oman devono compilare un modulo apposito con tutte le informazioni richieste; il modulo verrà prima vagliato dal PACA e poi da altri dipartimenti prima di ottenere l’eventuale approvazione.
Diverse organizzazioni in Oman utilizzano droni per l’imaging e l’ispezione, in particolare nel settore del petrolio e del gas. Il 90% dei droni in Oman viene utilizzato per effettuare fotografie aeree; gli eccessivi ritardi delle licenze si spiegano perché, sorvolando le abitazioni o aree riservate, entrano in ballo la violazione della privacy e la potenziale minaccia alla sicurezza.
Le licenze vengono sempre negate soprattutto nel caso in cui i droni dovrebbero sorvolare aree riservate. “Generalmente non concediamo nessuna autorizzazione per le rotte entro un raggio di 5 km intorno all’aeroporto o sopra un’altezza di 400 metri”, ha rivelato un funzionario della PACA.
I fotografi che lavorano in Oman, tuttavia, hanno accolto favorevolmente la mossa. Sperano che venga pubblicata una legge chiara che controllerà il processo di volo dei droni sia per i fotografi professionisti che per quelli dilettanti.
