Usa, droni usati per attacchi militari: anche l’Italia è coinvolta

droni militari

Da quando è iniziata la cosiddetta “Guerra al Terrore”, sono stati tanti gli attacchi coi droni effettuati dagli Stati Uniti, causando migliaia di morti tra i civili. Amnesty International e altri hanno svelato come alcuni attacchi abbiano violato il diritto internazionale e potrebbero essere considerati a tutti gli effetti crimini di guerra.

I dettagli degli attacchi dei droni sono a tutt’oggi avvolti nella segretezza, oltre al fatto che diversi stati europei forniscono assistenza cruciale al programma dei droni statunitensi. La realtà è che gli operatori statunitensi di droni si affidano a una vasta e complessa rete di intelligence, infrastrutture di comunicazione e sorveglianza che si estende dal Mare del Nord fino al Corno d’Africa.

REGNO UNITO

L’intelligence britannica è fondamentale per le operazioni dei droni statunitensi. Il Regno Unito insiste sul fatto che esegue solo attacchi di droni in zone di conflitto ben definite, ma i media e le ONG hanno dimostrato come gli Stati Uniti abbiano utilizzato le informazioni raccolte dalla sorveglianza da parte della Gran Bretagna, comprese le comunicazioni intercettate, per identificare gli obiettivi in aree al di fuori dei conflitti tra cui Yemen e Pakistan.

GERMANIA

La base aerea di Ramstein è una delle principali basi dell’aeronautica statunitense nel sud-ovest della Germania, la quale svolge un ruolo fondamentale nel programma – droni. La base ospita anche un sistema di geolocalizzazione denominato GILGAMESH che è considerato cruciale per il programma – droni statunitense.

GILGAMESH trasforma un dispositivo collegato sotto un drone in un ricevitore di un telefono cellulare falso, che costringe il segnale del telefono cellulare di un bersaglio a connettersi, a sua insaputa, al dispositivo. Ciò consente di individuare con precisione la posizione precisa di un individuo.

ITALIA

La base aerea di Sigonella in Sicilia è di grande importanza strategica e militare per le operazioni statunitensi in Nord Africa. A gennaio 2016 il governo italiano ha concesso l’autorizzazione agli Stati Uniti per il lancio di droni armati dalla base. Non ci sono informazioni ufficiali disponibili sui termini in base ai quali l’Italia consente agli Stati Uniti di effettuare attacchi di droni armati dal suolo italiano.